Nuova costruzione: Borgo Privato Una Vita a Pieve.
La casa ancora non c'è. Ma io la vedo già.
Quando siamo andati a vedere il terreno, mamma aveva quel suo modo di camminare che conosco.
Quello che usa quando sta pensando tanto.
Papà parlava con il signore con i fogli, quello che chiama tutto 'progetto'.
Io invece stavo fermo, con le mani in tasca, e guardavo.
Non c'era niente. Solo terra, qualche filo teso da un palo all'altro, e il cielo.
Ma io io la vedevo già.
Il vialetto coi sassi bianchi che scricchiolano quando ci cammini sopra.
Il portico davanti alla porta, con le luci gialle accese la sera.
La cucina a sinistra appena entri, e il tavolo vicino alla finestra dove farò i compiti.
Il forno acceso, l'odore di pizza.
E il divano, dove guarderemo i film il venerdì sera, stretti stretti.
Il signore spiegava le cose ai miei. Diceva parole strane, tipo Classe A4, pompa di calore, ventilazione meccanica puntuale (questa me la ricordo perché papà ha alzato un sopracciglio e ha detto: 'compresa?').
Poi ha detto che la casa sarà fatta con una cosa che si chiama Climablock, che è come se fosse un'armatura che tiene tutto in piedi e tiene fuori il freddo e il rumore.
Mamma ha chiesto se poteva scegliere il pavimento.
Lui ha sorriso. Ha detto di sì.
A me non interessa il nome dei materiali.
Ma mi piace pensare che in quella casa non sentirò il vento che fischia dalle finestre.
Che d'inverno sarà calda.
Che d'estate potremo stare dentro senza sudare.
E che l'aria sarà pulita anche quando fuori piove.
Papà ha chiesto se la casa è già pronta.
Il signore ha detto di no.
Ha detto che inizierà a costruirla solo se qualcuno la sceglie.
Come se stesse aspettando.
Aspettando noi.
Io ho guardato mamma. Lei mi ha guardato.
E per un attimo, senza dire niente, ho capito che stava già pensando a dove mettere il mio letto.
Allora ho immaginato anche quello.
Sopra, nella stanza con il tetto che si inclina.
Un letto, una scrivania, il mio armadio.
E un terrazzo piccolo dove uscire a guardare il cielo quando non riesco a dormire.
C'è anche il garage, lo so.
Papà ci tiene, così la macchina non prende la grandine.
Ma fuori c'è un posto auto e farò in modo che la macchina la metta lì. Io, quel posto, lo voglio per la mia bici.
Non abbiamo ancora deciso.
Stiamo anche valutando se mantenere le travi in legno a vista, per valorizzare il calore e il carattere dell’ambiente, oppure se optare per un controsoffitto, che consentirebbe una linea più pulita e la possibilità di integrare meglio impianti e isolamento
Ma io so già tutto.
Perché certe cose le senti prima ancora che succedano.
Se la guardi solo per capire com'è fatta, forse non la vedrai.
Ma se chiudi un attimo gli occhi e ti immagini dentro
forse, come me, l'hai già chiamata casa.
Contatta subito l'agenzia Tecnocasa incaricata alla vendita.
Ti interessa visionare l'immobile?