Tra Pieve di Cento e Castello d’Argile, la campagna conserva ancora il ritmo naturale delle stagioni e il silenzio che accompagna le architetture nate per durare. Lì, su oltre 4.600 metri di parco privato, una villa in mattoni a vista si apre tra alberi maturi, luce e spazio. È una casa solida, costruita tra il 1994 e il 1996 con cura e rigore, voluta dal proprietario per sé. La struttura portante è realizzata in blocchi isolanti con impasto di legno ad incastro, ferro e calcestruzzo al loro interno: una combinazione che garantisce solidità e isolamento termico. All’esterno, pietra a vista; all’interno, doppia intercapedine - d’aria e in polistirene - per migliorare il comfort abitativo. Il villino poggia su un fondo di areazione profondo circa 60 cm, costituito da sassi di fiume con diametro di circa 30 cm, a protezione naturale dall’umidità del terreno.
 Tutto pensato per durare, respirare, restare.
 La villa principale si sviluppa su due piani per circa 245 mq, disegnando ambienti ampi, proporzionati e luminosi: un soggiorno di circa 50 mq con camino, un cucinotto funzionale e accogliente, studio, tre camere e bagni con docce recentemente rinnovate. Il cotto della Fornace Pesci accompagna i passi dei giorni, il parquet di noce scalda le camere, mentre il riscaldamento a pavimento - con caldaia autonoma a condensazione - diffonde una temperatura uniforme, naturale e discreta.
 All’esterno, portici profondi incorniciano il giardino, che cambia colore come un dipinto stagionale. Tra i percorsi di prato e ombra, un pozzo artesiano profondo 96 metri alimenta la cura del verde, mentre un impianto fotovoltaico da 10 kW, installato nel 2011, garantisce autonomia energetica e coerenza con il tempo presente. 
 Accanto alla villa principale, una seconda abitazione più raccolta - circa 133 mq - con soggiorno, camino e angolo cottura, bagno, ripostiglio e due camere, conserva ingresso indipendente e totale privacy. È servita da una propria caldaia autonoma a condensazione. Perfetta come estensione familiare, rifugio per ospiti o investimento da reddito, vive in armonia con l’architettura del corpo principale, senza mai confondersi con essa.
 Poco più in là, separato ma coerente per proporzioni e materiali, sorge il magazzino di circa 150 mq.
 È un edificio tecnico, costruito tra il 2005 e il 2008, con struttura prefabbricata, predisposizione per solaio intermedio e copertura isolata in ceramica e cemento armato. Un volume utile ma armonico, che completa l’idea di proprietà come organismo coerente: abitare, conservare, creare, custodire.
 L’intero complesso respira in un equilibrio raro tra architettura, materia e paesaggio.
 Ogni dettaglio - dagli scuroni in legno con ferramenta di sicurezza alle zanzariere, dalla pietra a vista ai camini - racconta una casa vissuta con metodo, senza eccessi, senza tempo.
 Oggi può essere acquistata interamente, come residenza unica immersa nel verde, oppure suddivisa in due o tre porzioni autonome - le due abitazioni e il magazzino; oppure una delle abitazioni con il magazzino, o solo il magazzino - ognuna già pronta a vivere in autonomia. Un luogo che non obbliga a scegliere, ma invita a comprendere.
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